Da Salentino ed estimatore del “Five Roses” sono d’accordo con le conclusioni di Fabio Ciarla.
Immagino (e spero) che la frase citata posta sulle labbra di don Pierino sia una finzione letteraria, ma in ogni caso di cattivo gusto. E suppongo che tanto forte sia stata la tensione dell’Autore del libro verso l’apologia del vino da portarlo a dire cose del tutto decontestualizzate. E mi chiedo quindi con quali scopi il libro sia stato scritto.
Fosse autentica e vera la suddetta frase, non berrei mai più il Five Roses. Mi si rivolterebbe lo stomaco.
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Di: LiberaMente
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